Mi chiamo Elsayed e quando sono arrivato in Italia ero ancora minorenne. Lasciare l’Egitto è stata la decisione più difficile della mia vita. La mia famiglia non era d’accordo: temevano per me, per il viaggio, per l’incertezza che mi aspettava. Ma dentro di me c’era un desiderio più forte della paura: volevo costruire un futuro dignitoso, libero, fatto di opportunità che, nella mia terra, non riuscivo a intravedere. Sapevo che partire avrebbe significato affrontare dolore e nostalgia, ma ero convinto che quel passo fosse necessario.

A Milano sono stato accolto nella comunità Oklahoma e lì ho capito che quel nuovo inizio dipendeva soprattutto da me. Mi sono impegnato con tutta la forza che avevo: ho studiato l’italiano, ho conseguito la licenza media e non ho mai smesso di pensare al mio obiettivo più grande: trovare un lavoro e diventare indipendente.

Grazie al mio impegno sono entrato nel progetto Borse Lavoro del CAM – Centro Ausiliario per i Minori. È stato un passaggio fondamentale. Mi è stata offerta una possibilità concreta: un tirocinio formativo in una pizzeria di Milano. Fin dai primi giorni ho capito che dovevo dare il massimo. Volevo imparare, migliorare, rendermi utile.

Con il tempo, impegnandomi ogni giorno, sono diventato un pizzaiolo esperto. E il traguardo che sognavo è arrivato: un contratto a tempo indeterminato: la prova che i sacrifici, le notti difficili, la lontananza dalla mia famiglia e dalla mia terra non sono stati inutili.

In attesa di raggiungere una piena autonomia economica, attualmente sono ospite presso una famiglia grazie al progetto Bed&Breakfast del CAM che mi sta aiutando a fare gli ultimi passi verso l’indipendenza. Il mio sogno più grande, adesso, è potermi ricongiungere con la giovane donna che ho sposato durante il mio recente ritorno in Egitto. Abbiamo dovuto separarci subito dopo il matrimonio, ma ogni progresso che faccio qui è un passo in più verso la possibilità di iniziare, finalmente insieme, una nuova vita.