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La continuità degli Affetti nella tutela dei minori

immagine continuità degli affetti

Si è tenuto l’8 giugno il corso sulla Continuità degli Affetti.

Negli ultimi anni, prima e dopo l’approvazione della legge 173/2015, si è molto parlato della importanza della continuità affettiva nella crescita di un bambino. Per garantire tale continuità, la legge ha espressamente previsto la possibilità che il minore in affido possa essere adottato dalla famiglia affidataria qualora sia dichiarato adottabile.

Quale interpretazione si deve dare a questa legge? Come gestire il passaggio dall’affido all’adozione? Quando è opportuno che esso si verifichi? Come accompagnare i diversi attori coinvolti?

Più in generale, capire come sia possibile garantire una efficace continuità affettiva nella vita dei minori che hanno vissuto e stanno vivendo difficili storie familiari rappresenta una questione molto complessa per gli operatori psicosociali che di questi minori sono chiamati ad occuparsi. In altre parole, quanto è davvero importante garantire che le relazioni instaurate con familiari e con altre figure significative non vengano perdute nel corso dei cambiamenti che spesso caratterizzano le storie di questi bambini e adolescenti?

Si tratta di un argomento complesso che implica aspetti giuridici, psicosociali, educativi ed etici. Il corso di formazione intende approfondire questa tematica con particolare riferimento agli ambiti dell’affido familiare e dell’adozione nelle sue diverse tipologie.

Il corso, tenuto da Marco Chistolini, psicologo e psicoterapeuta, responsabile Scientifico CIAI e consulente CAM, esperto in problematiche minorili e della famiglia, era rivolto ad assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri, educatori, giudici minorili, avvocati e a tutti coloro che, a diverso titolo, si occupano di tutela minorile. Hanno partecipato 25 professionisti.

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