In questi giorni si sono tenuti gli ultimi incontri dei gruppi delle famiglie affidatarie prima della pausa estiva. Ci si ritroverà a settembre per condividere nuovamente con i professionisti che li coordinano, gioie, difficoltà, momenti sereni, apprensioni che tutti i genitori ben conoscono.

Si tratta di momenti di grande importanza perché la buona volontà e la generosità da sole non bastano, serve una formazione in itinere intesa soprattutto come valorizzazione dell’esperienza, della creatività e dell’autonomia degli affidatari, fondamentale diventa il sostegno del gruppo e dei suoi coordinatori. Si lavora soprattutto a favore del minore, migliorando le possibilità e competenze degli affidatari, e contemporaneamente sviluppando anche importanti capacità relazionali nei partecipanti. Si esprimono sentimenti come rabbia, vergogna, dolore, ma anche felicità, gioia perché esiste la certezza di una risposta ricettiva del gruppo.

Se il lavoro di gruppo si interrompe durante i due mesi centrali dell’estate, non viene mai meno il sostegno alle famiglie affidatarie da parte dei volontari e degli psicologi del CAM, sempre pronti a dare un aiuto, a risolvere situazioni problematiche che richiedono un intervento immediato.